fare ricorso in cassazione No hay más de un misterio



», quest’ultima deve esaminarlo mediante il procedimento camerale disciplinato dall’art. 380bis. all’esito di tale delibazione possono verificarsi tre ipotesi:

se è annullata la sentenza di una Corte di Assise di appello o di una Corte di Appello ovvero di una Corte di Assise o di un tribunale in composizione collegiale, il giudizio è rinviato rispettivamente a un’altra sezione della stessa corte o dello stesso tribunale o, in mancanza, alla corte o al tribunale più vicini (art. 623, lett. c)

I motivi di impugnazione si distinguano in due grandi categorie: i vizi nel procedere, compiuti dal giudice precedente che avrebbe, pertanto, omesso di osservare le norme che regolano il processo; e i vizi di merito o di giudizio, che sono determinati dall’errore del giudice del merito nell’individuare o applicare le norme che devono disciplinare il rapporto oggetto della causa.

Una delle novità assolute e qualificanti della riforma del processo di cassazione è tuttavia l’introduzione del vincolo per le sezioni semplici al precedente delle sezioni unite (nuovo art. 374, co. 3): se infatti la sezione semplice ritiene di non poter condividere il principio di diritto già in precedenza enunciato dalle sezioni unite, è obbligata a rimettere a queste ultime la decisione del ricorso con ordinanza motivata spiegando le ragioni del dissenso, giustificatrici della enunciazione di una nuova regola juris

se la sentenza impugnata ha deciso in secondo grado su materia per la quale impar è ammesso l'appello: in tal caso la Corte ritiene il giudizio qualificando l'impugnazione come ricorso;

gli atti e i documenti su cui si fondano i motivi di ricorso, cioè tutto quanto necessario per provare che la sentenza impugnata è erronea.

conflitti di giurisdizione: al di fuori di weblink ogni termine, possono essere denunciati alla Cassazione (che deciderà a sezioni unite

La Corte di Cassazione decide normalmente a Sezione semplice (con un collegio giudicante composto da 5 votanti). in alcune materie, la legge dispone che la decisione sia adottata a sezioni Unite (con un Collegio giudicante più ampio, Get More Info in quanto composto da 9 membri

Con tale sentenza le Sezioni Unite – superando il precedente orientamento, peraltro di segno contrario rispetto alla precedente consolidata giurisprudenza delle Sezioni Unite in materia di autonoma impugnabilita dell’atto di avvio dell’azione disciplinare – hanno dichiarato la impar autonoma impugnabilità dell’atto di tolerancia del procedimento disciplinare davanti al Consiglio nazionale forense.

Quest’ultimo ha proposto ricorso alle Sezioni Unite della Corte di cassazione affidato a cinque motivi illustrati da memoria.

Con il ricorso per Cassazione impar può essere contestata la ricostruzione dei fatti posta alla pulvínulo della decisione. La sentenza può essere contestata solo per specifici motivi giuridici (che vedremo a breve) che la Corte di Cassazione esamina al fine di verificare la corretta interpretazione ed applicazione delle norme di diritto al caso concreto da parte del giudice (sindacato di legittimità).

Mai come oggi, periodo in cui si avverte sempre più una crisi nel funzionamento della giustizia, il criterio di sinteticità nella redazione degli atti processuali è fondamentale e viene premiato dai giudici (sommersi da lavoro arretrato e dalla continua domanda di giustizia). Ecco, dunque, che la chiarezza this content e la sinteticità nella redazione del ricorso per Cassazione assumono un ruolo predominante e centrale nel diritto vivente, ma non solo. Recente, infatti, è sia la nota del primo Presidente della Corte di cassazione con cui questi ha sollecitato la redazione di ricorsi che non superino le venti pagine, sia il protocollo di intesa tra la Corte di cassazione e il Consiglio nazionale forense, che ha dettato le regole redazionali del ricorso per Cassazione, al fine di definirne dei limiti contenutistici.

Si tratta, in sostanza, di una richiesta di sospensione dell’esecuzione della sentenza impugnata emessa dal Consiglio di Stato, ed impugnata con il ricorso per cassazione (il ricorrente nelle sue conclusioni a pag. 39 del ricorso la definisce “inibitoria/sospensiva”).

notificato al ricorrente e alle altre parti del giudizio entro venti giorni successivi alla scadenza del termine per il deposito del ricorso.

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